La sentenza n. 32290 emessa il 21 novembre 2023 dalla Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha offerto importanti chiarimenti sull’ascolto dei minori nei procedimenti giudiziari che li riguardano. Il legislatore italiano, attraverso l’articolo 315-bis del codice civile, ha istituito una presunzione di capacità di discernimento per i minori di età superiore ai dodici anni, rendendo il loro ascolto un obbligo salvo eccezioni motivate.

Il caso in esame riguardava la richiesta di un padre di rivedere l’affidamento di sue figlie gemelle di dieci anni. La Corte d’Appello, dopo aver considerato le relazioni dei servizi sociali e l’opinione di una psicologa, aveva deciso di non ascoltare direttamente le minori, ritenendo che non avessero la maturità necessaria. Il padre aveva successivamente presentato ricorso alla Cassazione.

La Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’Appello, sottolineando che l’ascolto del minore, sebbene sia un diritto fondamentale, può essere omesso se ritenuto contrario al suo interesse. In questo caso, le opinioni delle minori erano state adeguatamente raccolte dalla psicologa, rendendo superfluo il loro ascolto diretto in sede giudiziaria.

Diritto di famiglia

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Questa sentenza ribadisce l’importanza dell’ascolto del minore, ma anche la necessità di valutarne l’opportunità a seconda delle circostanze, sempre nell’ottica di salvaguardare l’interesse superiore del minore. Emerge chiaramente la necessità di un equilibrio tra l’ascolto e la protezione dei minori, con una valutazione caso per caso, in linea con i principi di tutela dell’infanzia.

Diritto di famiglia – Studio Legale Valenzano & Margheritis (valenzanomargheritis.it)

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