Nell’ambito della responsabilità civile, la questione della liquidazione del danno non patrimoniale per lesioni all’integrità psico-fisica ha trovato recentemente ulteriore chiarimento grazie alla sentenza della Cassazione Civile, Sezione III, n. 27901 del 3 ottobre 2023. Questa pronuncia ribadisce l’importanza delle tabelle milanesi come criterio di riferimento prevalente su quelle romane, consolidando un orientamento giurisprudenziale di rilevante impatto per la pratica forense e la tutela dei diritti dei danneggiati.

Contesto e Sviluppi Giurisprudenziali

Le tabelle milanesi,

elaborate dal Tribunale di Milano, sono state riconosciute per la loro capacità di offrire un criterio equo e uniforme nella valutazione del danno non patrimoniale. Questo riconoscimento si basa sull’esigenza di garantire un’adeguata compensazione ai soggetti le cui condizioni di vita sono state alterate da lesioni personali, assicurando al contempo coerenza e prevedibilità nelle decisioni giuridiche.

Il Caso in Esame

Il caso che ha portato alla recente sentenza della Cassazione riguardava un sinistro stradale, con il conducente di un motociclo che richiedeva il risarcimento dei danni subiti, contestando l’applicazione delle tabelle romane in favore di quelle milanesi. Il nodo centrale della disputa era la scelta del criterio di liquidazione più favorevole al danneggiato, tema che ha sollevato questioni di equità e uniformità di trattamento su scala nazionale.

Principi Affermati dalla Cassazione

La Cassazione ha chiarito che, in assenza di specifiche disposizioni legislative, le tabelle milanesi offrono un valido riferimento per l’interpretazione del concetto di equità nella liquidazione del danno non patrimoniale. Questa scelta è motivata dalla necessità di assicurare trattamenti omogenei e ridurre le disparità, in linea con i principi costituzionali di uguaglianza e giustizia.

Implicazioni Pratiche

L’affermazione del primato delle tabelle milanesi ha implicazioni significative per la pratica legale e la tutela dei diritti dei cittadini. Gli operatori del diritto sono chiamati a una maggiore attenzione nella valutazione dei casi di danno non patrimoniale, con un’implicita preferenza per l’applicazione delle tabelle milanesi, salvo motivata diversa valutazione.

Verso il Futuro

La sentenza della Cassazione non solo stabilisce un importante precedente ma invita anche a una riflessione sul bisogno di criteri uniformi e aggiornati per la liquidazione del danno non patrimoniale. In questo contesto, il dibattito giuridico e la possibile evoluzione normativa saranno cruciali per garantire giustizia e equità nella tutela dei danneggiati.

La recente pronuncia della Cassazione rappresenta un passo significativo verso la standardizzazione e l’equità nella liquidazione del danno non patrimoniale. Mentre il dibattito sull’argomento continua, la conferma del primato delle tabelle milanesi sottolinea l’importanza di criteri chiari e condivisi nel panorama giuridico italiano.

Sinistri stradali – Risarcimento danni alla persona – Valenzano & Margheritis (valenzanomargheritis.it)

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